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La legge sull’esercizio del voto all’estero non è a disposizione di nessuno

Assemblea Eurocittadini  22-04-2006

sul sito della lista n. 3

 

EUROCITTADINI

 

(Circoscrizione  consolare di Francoforte)

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Si è tenuta sabato 22 aprile, presso il centro Italiano di Gross Gerau, promossa dagli Eurocittadini, una assemblea per discutere sulle recenti elezioni italiane, in particolare sullo svolgimento e sui risultati del voto all’estero. Il voto degli italiani nel mondo è stato determinante nella vittoria del centrosinistra ed ha reso governabile il Paese. Questa situazione, se da una parte offre una grande visibilità alla collettivitá italiana nel mondo, investendola oltre tutto di grosse responsabilità, dall’altra parte ha messo in moto un meccanismo, nel centrodestra, che mette in dubbio la regolarità del voto, giungendo fino all’idea di volerlo annullare e di rimettere addirittura in discussione la stessa legge sull’esercizio voto all’estero.

I partecipanti notano come le disfunzioni o le irregolarità emerse sono le stesse che hanno accompagnato le tre precedenti consultazioni (elezioni dei Comites e due Referendum, i cui risultati mai nessuno si è sognato di azzerare) e toccava al Governo uscente assicurare uno svolgimento più soddisfacente. Se non lo ha fatto deve incolpare solo la propria incapacità, e non gli elettori dell’estero, di nuovo penalizzati da colossali carenze organizzative, e tanto meno mettere in dubbio una legge di cui si vantava fino alla vigilia. Chi si butta su questa via, getta solo la maschera e dimostra che dietro gli osanna all’emigrazione italiana nel mondo, riscoperta e presentata come grande “risorsa” culturale e d economica, c’erano solo bassi interessi elettorali.

L’assemblea si oppone con la massima energia ad ogni tentativo di scippare questa conquista storica: l’esercizio all’estero del diritto di voto non è a disposizione di nessuno. Si può discutere come migliorare la legge applicativa, ma non per alterarla o modificarla sostanzialmente, e tanto meno per abolirla. Invita pertanto i Comites, le associazioni e tutte le forze dell’emigrazione italiana in Germania ad organizzarsi e ad intervenire per fermare ogni tentativo volto a limitare la partecipazione politica dei connazionali nel mondo. Invita tutti i parlamentari dell’estero ad essere uniti, solidali ed intransigenti su questo punto.

L’emigrazione italiana deve essere cosciente del nuovo potere politico acquisito attraverso il voto, anche per l’imprevisto e determinante ruolo ottenuto negli equilibri del Paese, e lo deve far valere, a partire dalla distribuzione degli incarichi governativi. Che resti il Ministero per gli Italiani nel Mondo o che si ritorni ad un Sottosegretariato agli Esteri, la cosa fondamentale è che l’organismo politico amministrativo per gli italiani all’estero abbia reali poteri ed ampie competenze, in modo da poter incidere nei nostri problemi e portarli finalmente a soluzione. Gli eletti non vanno lasciati soli: vanno sostenuti e seguiti nel loro lavoro, anche per verificare se sono conseguenti con gli impegni presi in campagna elettorale.

Il Coordinamento Eurocittadini